Pnrr: investimento su GO2025 è legittimo, ma non vanno le modalità

«La scelta del tutto legittima di investire 20 milioni previsti dal “bando per la rigenerazione dei borghi a rischio” su Gorizia, puntando a Gorizia capitale della cultura europea 2025, non è affatto messa in discussione. Quello che crea perplessità, non solo nostre ma di molti che hanno analizzato il bando, è la modalità di selezione e la reazione del sindaco Ziberna dimostra quanto abbia sbagliato il tiro nella sua reazione». Queste le mie dichiarazioni associate a quelle del capogruppo del Pd Moretti in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti (Pd) commentando le affermazioni del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna a margine della mia interrogazione che ho presentato alla Giunta in riferimento ai “Criteri di valutazione del Borgo da candidare all’avviso pubblico sulla rigenerazione dei Borghi nell’ambito del Pnrr (linea A)”.

«Al sindaco Ziberna dico con estrema chiarezza che ha sbagliato toni e contenuti rispetto all’interrogazione presentata in Consiglio regionale. La finalità infatti non era quella di mettere in discussione la decisione della Giunta regionale di destinare i venti milioni di euro a Gorizia, ma la richiesta di chiarimenti sulle modalità con cui è avvenuta questa selezione. Perplessità che restano in particolare a fronte della risposta che ha dato l’assessore regionale alla Cultura, Gibelli, pur nella consapevolezza della legittimità dello svolgimento del bando». Il tema, ho continuato, «rimane quello di bandi con parametri che portano a una restrizione importante del “perimetro di gioco”. Se la scelta doveva essere fatta su Gorizia, cosa che personalmente condivido visto la grande operazione in atto con GO2025!, l’indirizzo dei fondi andava concretizzato in modo molto diverso dichiarando immediatamente il destinatario degli stessi». Inoltre, aggiunge il capogruppo Moretti, «il sindaco di Gorizia, con le sue dichiarazioni, conferma di avere la coda di paglia e di non avere nemmeno letto l’interrogazione di Bolzonello. Le reazioni dei Comuni esclusi confermano la leggerezza di un bando, fatto quasi su misura. Queste importanti risorse nazionali non possono essere oggetto di rivendicazioni territoriali, ma volàno per sviluppo economico. Non è il tempo delle bandierine o di reazioni inutilmente isteriche».

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