Turismo: ìda Mazzolini ipotesi assurde, Giunta chiarisca strategia poli montani

«Le ipotesi del consigliere leghista Mazzolini sul fermo per un giorno a settimana degli impianti sciistici di risalita sono insostenibili e hanno bisogno di un necessario chiarimento da parte della giunta su quali siano le strategie complessive per i poli turistici montani del Fvg». Queste le mie dichiarazioni con quelle del collega Franco Iacop, a seguito delle dichiarazioni del consigliere regionale della Lega, Stefano Mazzolini relative all’ipotesi di fermo degli impianti di risalita (che “punta al risparmio, ma allo stesso tempo si dà risposta a tutti coloro che le piste preferiscono utilizzarle per salire piuttosto che scendere”) hanno depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiarire la strategia complessiva dei poli turistici montani del Fvg con i necessari obiettivi di razionalizzazione, proprio alla luce di questa ipotesi.
Dal mi punto di vista «il delicato momento che stiamo vivendo legato alla crisi energetica deve necessariamente associarsi, come recentemente si è discusso anche in Aula, con una logica strutturale che deve vedere la nostra Regione indirizzarsi verso investimenti sostenibili economicamente e ambientali. Le dichiarazioni del consigliere Mazzolini sono prive di qualsiasi fondamento economico: parla di riduzione dei costi energetici e poi sostiene la costruzione di nuovi sistemi di illuminazione notturni con spese enorme e costi di gestione altissimi e con il paradosso che, essendo aperti allo scialpinismo, non avranno nessun ritorno economico». E ancora, rincara Iacop, «con le dichiarazioni di Mazzolini abbiamo l’ulteriore dimostrazione che esiste una programmazione di investimenti nel poli montani autonoma rispetto alle azioni in essere a PromoturismoFVG. Ormai siamo difronte a una strategia di investimenti strutturali schizofrenica dove le linee guida dell’ente divergono completamente con la strada autonoma del consigliere della Lega che avanza ipotesi assurde e prive di responsabilità. Sconfortante il silenzio dell’assessore competente che ormai ha perso definitivamente il controllo della struttura».

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